Piani individuali di risparmio a lungo termine o PIR
- Investono nella crescita delle imprese italiane
- Offrono importanti benefici fiscali
- Sono sottoscrivibili da persone fisiche residenti in Italia
I “Piani Individuali di risparmio” (PIR) sono "contenitori fiscali" che possono assumere la forma di un rapporto di custodia e/o amministrazione titoli, di un servizio di gestione individuale di portafoglio, di un prodotto di investimento assicurativo o di un fondo comune d’investimento.
Per saperne di più
I PIR sono stati introdotti in Italia con legge 232 dell'11 dicembre 2016, con l'obiettivo di favorire la crescita dell'economia reale veicolando il risparmio delle famiglie verso il sostegno alle piccole e medie imprese italiane.
L’art. 13-bis del Decreto Legge n. 124/2019 convertito in legge con modificazioni dalla Legge n. 157/2019, ha apportato alcune modifiche alla disciplina stabilendo che i PIR debbano investire:
- almeno il 70% in strumenti finanziari emessi da imprese italiane o da imprese residenti in Stati membri dell’UE o in Stati SEE con stabile organizzazione nel nostro Paese
- della suddetta quota obbligatoria del 70%, almeno il 25% in strumenti finanziari emessi da imprese non presenti nell’indice FTSE MIB o in indici equivalenti e almeno il 5% in strumenti finanziari emessi da imprese non presenti negli indici FTSE MIB o FTSE Mid Cap o in indici equivalenti
L' agevolazione Fiscale
I PIR consentono l’esenzione da tassazione sugli eventuali redditi diversi e redditi da capitale ottenuti da strumenti finanziari detenuti per almeno 5 anni nel PIR medesimo.
Ciascuna persona fisica, residente fiscalmente in Italia che agisce al di fuori dell'esercizio di un'impresa commerciale, può essere titolare di un unico PIR e vi può investire fino a 40.000 Euro all’anno, per un importo massimo di 200.000 Euro (dal 1/1/2022).
Scopri le soluzioni PIR di Banca Monte dei Paschi di Siena:
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale